26 ago 2015
Gli scavi archeologici di Cuma hanno restituito i resti dell’antica città di Cuma, una delle più antiche colonie greche in Italia, risalente al 730 a.C. ed abbandonata nel 1207 quando venne distrutta dalle armate napoletane. Del tempio greco (V sec. a.C.), tradizionalmente attribuito a Giove, rimane soltanto il tracciato del podio. Nel V secolo fu trasformato in basilica cristiana, della quale sono rimaste cospicue tracce...
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26 ago 2015
Il Museo archeologico dei Campi Flegrei è ospitato nel Castello Aragonese di Baia. Esso prevede la progressiva esposizione dei più significativi reperti rinvenuti nei siti archeologici dell’area flegrea. Le sale fin ora attivate riguardano: il Sacello degli Augustali di Miseno; i calchi in gesso rinvenuti alle Terme di Baia (resti di lavorazioni eseguite da scultori locali impegnati a realizzare copie di opere greche); il Ninfeo...
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26 ago 2015
È un complesso ancora da identificare nelle sue funzioni per le particolari tipologie distributive degli ambienti: qualche studioso ipotizza che si tratta del Palazzo imperiale. È evidente, invece, la destinazione termale di alcune sale, tecnicamente molto elaborate, come la cupola del “Tempio di Mercurio” (diametro: m 21,46). Sono stati riconosciuti ben quattro complessi, tradizionalmente denominati “templi”: Diana, Mercurio, Venere Sosandra e Venere.
26 ago 2015
Il monumento, tutto scavato nel tufo, affascina e incute paura per l’atmosfera di mistero che lo circonda. Stando alla descrizione di Virgilio (Eneide, libro VI), è proprio in questo luogo da ricercare la sede della leggendaria sacerdotessa di Apollo. Ma potrebbe essere anche un raro esempio di architettura funeraria di ispirazione cretese-micenea. Un corridoio (dromos) lungo m. 13 1,50, largo m. 2,40 e alto circa...
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26 ago 2015
È la località flegrea che maggiormente evoca Omero, Virgilio e il culto dell’oltretomba, perché fu ritenuta l’ingresso all’Ade. È un lago di origine vulcanica, profondo al centro m. 34 circa. Nel 37 a.C., su ideazione di Marco Vipsanio Agrippa, fu collegato al mare mediante il lago Lucrino, con un ampio canale, per realizzarvi un colossale arsenale (Portus Julius). Lungo la sponda orientale del lago d’Averno,...
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26 ago 2015
La Riserva naturale Cratere degli Astroni è una riserva naturale statale gestita dal WWF Italia. È un cratere, uno dei più grandi tra i circa trenta che si trovano nella zona dei Campi Flegrei e sicuramente quello meglio conservato nella sua struttura. È attraversato da sentieri naturali ed osservatori per l’avifauna, attrezzati con pannelli esplicativi e bacheche, per un totale di 15 km di percorsi...
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26 ago 2015
Il Rione Terra costituisce il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, abitato fin dal II secolo a.C. Si trova su una piccola altura che permetteva di controllare bene gli arrivi dei nemici provenienti sia dal mare sia dalla terra. Il quartiere fu sgomberato nel 1970 per effetto del bradisismo, ulteriormente danneggiato dal terremoto dell’Irpinia del 1980 e da una nuova recrudescenza del bradisismo negli anni ottanta....
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26 ago 2015
Impropriamente ritenuto un tempio a causa del rinvenimento durante i primi scavi di una statua del dio egiziano Serapis, esso è in realtà il macellum (mercato pubblico) della Puteoli romana. Esso si presenta come un cortile a pianta quadrata sul quale si affacciano le botteghe, che si aprono alternativamente verso l’interno e verso l’esterno. Le vaste tracce del pavimento marmoreo e il rivestimento dei servizi...
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17 lug 2015
L’Anfiteatro Flavio è uno dei due anfiteatri romani esistenti a Pozzuoli (l’altro è attualmente sepolto sotto la linea della Metropolitana). Iniziato sotto Nerone, fu completato da Vespasiano (69-79 d.C.); misura m.149 x 116 e poteva contenere circa 20.000 spettatori. Ben conservati i sotterranei dove è stato possibile studiare il complesso sistema di sollevamento delle gabbie con le belve. Nel 305, sotto la persecuzione di Diocleziano,...
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17 lug 2015
La Solfatara di Pozzuoli è il più interessante vulcano dei Campi Flegrei, un comprensorio a nord di Napoli costituito da circa 40 antichi vulcani. Con un’estensione di circa 33 ettari, l’oasi naturalistica offre spunti per una interessante passeggiata con la presenza, oltre che dei noti fenomeni vulcanici, quali le fumarole, le mofete ed i vulcanetti di fango, anche di zone boschive e di macchia mediterranea...
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